Wanty-GroupeGobert, siglati accordi con club giovanili per rilanciare il ciclismo vallone
Tempi difficili per il ciclismo vallone. Il Belgio continua ad essere una delle culle del ciclismo professionistico, ma è sempre più marcato il predominio delle Fiandre rispetto alla regione di lingua francese. Una delle conseguenze è la presenza di pochi professionisti nelle loro squadre, in particolare la Wanty-Groupe Gobert, che è finanziata da sponsor provenienti dalla Vallonia. La squadra Professional belga ne vedeva infatti in rosa nel 2018 soltanto tre: Thomas Degand, Kevin Van Melsen e Boris Vallée.
Il Team Manager, Jean-François Bourlart, sta provando a correre ai ripari per attirare più giovani valloni al ciclismo firmando un accordo con il Vélo Sport Péruwelz-Bury (junior e cadetti) e il Pédale Saint-Martin Tournai (juniores, dilettanti ed élite): “Se non facciamo nulla, presto non ci saranno più corridori valloni!” esclama a rtbf.be, aggiungendo che “sono già alcuni anni” che ormai ci sono “pochi giovani che si lanciano nel ciclismo”. Lo scopo di queste nuove partnership è quello di “stimolare le associazioni giovanili a rimettere i bambini sulla bici”.
Inoltre, spera di poter stimolare i giovani dando loro la prospettiva di avere come obiettivo quello di arrivare fino alla squadra professionistica: “Io stesso – aggiunge Boulart – quando ero un bambino seguivo le squadre professionistiche e mi piaceva indossare gli stessi completi, gli stessi caschi, gli stessi occhiali, le stesse scarpe. È questo desiderio che vogliamo dare ai giovani ora“.
Per ora è un progetto limitato al Hainaut occidentale, ma sta provando portarlo in tutta la Vallonia grazie a vari accordi con club giovanili: “Sì, siamo pronti, ad esempio, ad aprire le porte del nostro servizio corsa ai club giovanili per far vedere come funziona. Non si tratta di investimenti finanziari, ma piuttosto di un sostegno materiale. Possiamo offrire borracce, mettere a disposizione delle ruote (ad esempio quelle lenticolari per le crono). Queste sono cose semplici per noi che non provocano alcuna spesa”.
L’importante è quindi quello di “aumentare la base” dei praticanti per “raggiungere questo obiettivo” e aumentare i giovani valloni che arrivano al professionismo: “Anche i club giovanili devono investire. Sperando di poter gioire tra qualche anno per aver fatto le scelte giuste“.
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